La Madonna delle Grazie
Protettrice di Minturno e frazioni
“… E’ certo che la Madonna delle Grazie, acclamata così dal Capitolo Collegiale e confermata dal Breve Apostolico, Protettrice di Minturno, santificò con la sua presenza l’altrare del suo patrocinio nella Collegiata e stabilì il suo trono di grazie in S. Pietro. All’ombra di lei fummo battezzati, si consacrarono le nostre famiglie, offrimmo il nostro primo sacrifizio, seguimmo la bara dei nostri cari defunti…..”
(Don Domenico Tambolleo)
Con Breve Pontificio del settembre 1850 la Verginedelle Grazieveniva dichiarata Protettrice Principale della Città di Traetto e suoi villaggi.
Come si giunse a tale proclamazione?

“Nel 1850. trovandosi Pio IX di passaggio per il Garigliano, il Capitolo traettese chiese al santo Padre di dichiarare la Madonnadelle Graziepatrona Principale di Traetto e dintorni, “ giacchè per l’edacità del tempo, e per le tante luttuose disgrazie sofferte, non si poteva canonicamente dimostrare di avere la città di Traetto un santo protettore particolare. L’Antico protettore S.Vittore, ancora vivo nella tradizione locale, era ritenuto tale non per Breve Apostolico, ma “ per una devozione soltanto di popolo”.
Il clero secolare di Traetto chiese a Pio IX, nel suggestivo incontro al Garigliano in quel 6 aprile 1850, di dichiarare la Madonnadelle GrazieProtettrice Principale di Traetto e i suoi villaggi.
L’Arcivescovo di Gaeta Mons. Luigi Maria Parisio scriveva: “ Beatissimo Padre, nel felicemente transitare la santità Vostra il ponte sul Garigliano, la buona popolazione di traetto,luogo dell’Achidiocesi di Gaeta, accorsa tutta festeggiante al memorando incontro, per mezzo del clero, e dei principali Galantuomini supplicò perché le venisse canonicamente dichiarata Sua Protettrice Principale Maria SS.ma sotto il titolo della Madonnadelle Grazie; come quella che ab immemorabili essa venera per tale, e li di cui benefici effetti in tanti bisogni ha sempre mai sperimentati; e la Santità Vostra con generosa e solenne promessa di degnò di annuire alla grazia; e soltanto richiese la memoria scritta, la quale per ubbidire ad ordini Superiori fu affidata al Sig. Tenente Colonnello Stecher, che in quella occasione comandava, e dirigeva l’occorrente per disposizione di Sua Maestà il Re, Dio guardi.
Beatissimo Padre, sin ora niuna provvidenza si è veduta pubblicata in ordine a quella grazia sin d’allora a voce benignamente accordata; e perciò il Santo desiderio, di cui arde quella divota popolazione, l’ha obbligata a rivolgersi al Supplicante Arcivescovo di Gaeta di lei immediato Pastore, il quale, prostrato ai Piedi della Santità Vostra agli ardenti voti di quella divotissima gente aggiunge le umili sue preghiere, affinché la di Lei eccelsa Bontà confermi una grazia, che risulta sempre a gloria della gran Madre di Dio Maria; e che tramanda alla posterità la memoria di una circostanza gloriosa pel trionfo ed esalamento della Santa Chiesa, e per la Pietà che distingue le popolazioni di questo Regno. Si spera. Luigi Maria Arcivescovo di Gaeta supplica come sopra”.
Il Sommo Pontefice Pio IX, accogliendo la supplice dell’Arcivescovo, emetteva il decreto della S.C. dei Riti del 6 settembre 1850 che dice: Quum R.mus Archiepiscopus Cajetanus Sanctissimo Domino Nostro Pio Papae IX humillimis datis precibus exhibuerit vota cleri, et Populi oppidi Traetto suae Diocesis, a quibus instanter exquiritur, ut ab Apostolica hac Sancta Sede per formale Decretum confirmeretur Beatissima Virgo Maria sub titulo Gratiarum uti Praecipua oppidi ipsius Patrona, quod suae vivae vocis oraculo SS.mus Dominus indulsit; Sanctitas Sua, referente me subscripto Secretario, de speciali gratia iterum in omnibus annuit iuxta preces; Festoque in honorem Beatae Mariae Virginis Gratiarum ab incolsi mermorati oppidi quotannis instituendo, praerogativas omnes attribuit Patronis principalibus compententibus…”.(Sac. Rituum Congregationis Decreta, an.1850, pag. 130)
Il Breve apostolico dice:“Avendo Il Reverendissimo Arcivescovo di Gaeta presentato al Santissimo Signore Nostro Pio IX con umilissime preghiere i voti del Clero e del Popolo di Traetto della sua Diocesi, dai quali vivamente si domanda che da questa Apostolica S. Sede si dichiari con formale Decreto la Beatissima VergineMaria sotto il titolo delle Graziecome Patrona Principale dello stesso paese, poiché il Santissimo Signore si mostrò favorevole con espressione della sua viva voce; Sua Santità, su relazione di me sottoscritto Segretario, per la seconda volta per particolare grazia acconsente in tutto secondo le preghiere; e al giorno festivo in onore della Beata Vergine delle Grazieche si deve stabilire ogni anno dagli abitanti del suddetto paese attribuisce tutte le prerogative che competono ai Patroni principali” Addì 6 settembre 1850”
L’11 ottobre 1851 l’arcivescovo di Gaeta Luigi Maria Parisio nella chiesa di S. Pietro di Traetto, gremita di gente, annunciava al popolo festante che il paese era stato posto sotto il grande e potentissimo patrocinio di Maria SS. delle Grazie .

Successivamente con decreto del 24 giugno 1852 (S.R.C. Decreto 1852, pag. 309), il Papa assegnava come festività di detta Protettrice il 1° settembre; su richiesta dell’Arcivescovo di Gaeta di Gaeta che “per novas litteras suas eidem Sanctissimo Domino exponens…., instanter rogavit ut pro memorati Oppidi Incolsi et adjacentium quatuor ruricularum Festivam sub utroque praecepto declarare dignaretur diem primam Mensis Septembris” e cioè, l’Arcivescovo di Gaeta” esponendo con nuove sue lettere allo stesso Santissimo Signore… vivamente domandò che per gli abitanti del ricordato paese e dei vicini quattro villaggi si degnasse dichiarare festivo sotto il doppio precetto il giorno 1 settembre”.
Con altro decreto del 15 luglio 1852 lo stesso Pontefice estendeva al clero secolare e regolare di tutta la diocesi di Gaeta l’ufficio proprio con la Messa della Beata Vergine delle Grazie.su richiesta dello stesso Arcivescovo che “ rogavit enixe ut ad integrae suae Archidiocesis clerun Saecularem e Regularem Diocesano kalendario utentem extendere dignatum officium proprium cum Missa Beatae Mariae Virginis Gratiarum”, e cioè: “ domandò premurosamente che al Clero Secolare e Regolare di tutta la sua Archidiocesi che osserva il calendario diocesano si degni estendere l’officio proprio con Messa della Beata Vergine delle Grazie.”
Il tutto con il parere favorevole del Re di Napoli.
In tal modo il culto per la Madonna delle Grazie veniva esteso a tutta la Diocesi di Gaeta.
*Ill.mo e Rev.mo Signore. – essendosi S.M. degnata annuire alla dimanda di V.S.Ill.ma e Rev.ma pei convenienti uffizi alla Santa Sede per dichiararsi festivo il giorno primo settembre di ogni anno con l’obbligo del doppio precetto per gli abitanti di Traetto e i suoi quattro adiacenti villaggi in onore di Maria SS. delle Grazie, Protettrice principale di detto Comune, nel Real Nome lo partecipo alla S.V. Ill.ma e Rev.ma per l’uso corrispondente, prevenendola di avere con la stessa data comunicata questa Sovrana Risoluzione al Ministero degli affari esteri. Napoli 9 giugno 1852- Il Direttore F. Sforza – a Mons. Arcivescovo di Gaeta ( trascrizione del documento originale).