Piazza S. Pietro, 04026 Minturno LT

Gli storici raccontano

Riportiamo dal libro
“Memorie storiche ed archeologiche della Città di Traetto”

di Gaetano Ciuffi

E qui prima di chiudere questa Memoria storica sulla mia patria, credo opportuno il riferire la manifestazione di amore e di filiale devozione dei Trattesi offerta al Sommo Pontefice Pio IX, quando questo Esule illustre addì 6 aprile del 1850, nel restituirsi in Roma, giungeva al Garigliano, poco distante da Traetto. I pubblici fogli descrissero il commovente spettacolo, che in quel giorno si osservò, tale che ne restarono commossi quanti furono ivi presenti, ed un testimonio oculare ne fece pubblica descrizione nell’Osservatore Romano. Vedi il num. dei 15 di aprile e seguenti dell’anno 1850. A memoria dei posteri credo a proposito trascriverne un brano riportato nel Fascicolo del mese di aprile dell’anno 1850 dal Giornale religioso intitolato Scienza e Fede: “ La mattina del 6 aprile il Papa lasciava Sessa, presso il cui Vescovo aveva passato la notte. La strada era fian- cheggiata da tutte le popolazioni coi loro costumi li più pittoreschi, e con fiori e rami di olivo nelle mani. Giunto al ponte di ferro sospeso sul Garigliano, il S. Padre disceso dalla carrozza, e tutti del seguito fecero altrettanto. Gli abitanti della piccola città di Traetto, che corona la sommità di una collina poco distante dal Garigliano, dalla riva oppo- sta, erano tutti discesi, uomini, donne, fanciulli, e vecchi. Il clero ha traversato il ponte per venire incontro al santo Padre. La folla copriva la sponda destra; gli alberi erano carichi di persone, che più degli altri ambivano godere della presenza sua. Il Papa ha dovuto fermarsi in mezzo a questa popolazione accalcatasi, perché tutti volevano avvicinarglisi. Il Re, che non lasciava mai il suo fianco, dovette opporre resistenza. Era una scena commovente il vedere il Re in mezzo a quei buoni paesani allontanare i più arditi i più arditi dalla presenza del venerando Pontefice, e quelli, che si rivalevano sopra di esso, e sul principe Reale, baciando ad ambedue le mani, e tirandoli per gli abiti per attirare la loro attenzione. Di tal guisa è grande soddisfazione l’essere Re! Dopo di qual- che momento di una lotta di così belli affetti il santo Padre giunse ad avvicinarsi ad una specie di palco, donde potè dare la benedizione.”

In questo fortunato rincontro fu umiliata al santo Padre una supplica, colla quale si domandava per protettrice della città di Traetto la Vergine Santissima sotto il titolo di Madonna delle Grazie, giacchè per l’edacità del tempo, e per le tante luttuose disgrazie sofferte, non si poteva canonicamente dimostrare di avere la città di Traetto un santo protettore particolare. La domanda fu bene accolta, e dopo le analoghe informazioni fu concessa la grazia. Quindi nel giorno 11 di ottobre dell’anno 1851 si portò in Traetto Monsignor Arcivescovo Diocesano, e solennemente pontificando annunziò con commovente Omelia di avere avuto Tra- etto la bella sorte di essere posto sotto la particolare protezione di sì grande avvocata la Ver- gine delle Grazie. Brillantissima festa accompagnò tale funzione. Il Breve pontificio, col quale la Vergine delle Grazie fu dichiarata protettrice di Traetto, e suoi villaggi, porta la data dei 6 di settembre del 1850.

Con altro breve dei 15 luglio del 1852 fu concesso a tutta la Diocesi l’Officio e la Messa propria della Vergine delle Grazie, ch’era stato accordato al Clero di Traetto. Con altro Breve dei 24 giugno 1852 era stato assegnato il giorno primo di settembre per tale festività.

“Minturno e Traetto svolgimenti storici e moderni”

di Francescantonio Riccardelli

Riportiamo art.XII – pagg.377,378 e 379 del libro

Quando nell’anno 1773 venne dal pontefice Clemente XIV donato ai Canonici della nostra Chiesa il corpo di S. Vittore, non fu emesso alcun Breve per dichiararlo canonicamente protettore principale della nostra città, ritenendosi come tale per una devozione soltanto del popolo che spesso lo invocava nelle grandi necessità. Nell’oc- casione poi che il Sommo Pontefice Pio IX passò per il ponte di ferro del Garigliano nel 1850, allora il Capitolo collegiale, interprete della volontà del popolo Traettese, umiliò al Santo Padre una supplica, con cui si chiedeva per protettrice della nostra città la Vergine SS. Sotto il titolo di Madonna delle Grazie. La domanda fu bene accolta, e dopo le analoghe informa- zioni fu concessa la grazia, quindi con la data del giorno 6 settembre 1850 uscì dal Vaticano il Breve pontificio, col quale la Vergine delle Grazie veniva dichiarata protettrice principale di Traetto, e suoi villaggi.

Processione del 1° settembre 1957 lungo Via P. di Piemonte
Per questo gran fatto l’Arcivescovo diocesano Monsignore D. Luigi M.Parisio nel giorno undici Ottobre dell’ anno 1851 da Gaeta portossi in Traetto, e con grande solennità pontificando nella Chiesa di S.Pietro, annunziò con affettuosa commovente omelia il grande benefizio ottenuto prima da Dio e poi sal sommo Pontefice di essere stato Traetto posto sotto il grande e potentissimo patrocinio di sì valorosa avvocata Maria SS. delle Grazie. La Chiesa era gremita di gente fino all’ultimo angolo, e tanto che molti eransi chi sospesi alle colonne, chi piazzati sui finestroni,e chi sui confessionali. Brillantissima fu la festa che accompagnò questa lietissima funzione da restare altamente scolpita nel cuore dei Trattesi. Non contento di ciò il Pontefice Pio IX con altro Breve del 15 luglio 1852 concesse a tutta la Diocesi l’Officio e la Messa propria della Vergine delle Grazie, che era stato accordato al solo Clero di Traetto. Con altro Breve del 24 giugno 1952 venne assegnato il giorno 1° settembre per la ricorrenza di una tale festività, che annualmente si celebra con molto lusso e grandissimo concorso di popolo, che vi si trae pure dalle circonvicine città e villaggi.